mercoledì 19 marzo 2008



E un Uomo sedeva da solo, sprofondato in una grande tristezza.
Tutti gli animali si avvicinarono e gli dissero: "Non ci piace vederti così triste; chiedici quello che vuoi e lo avrai."
L'Uomo disse: "Voglio avere una buona vista."
L'avvoltoio rispose: "Avrai la mia."
L'Uomo disse: "Voglio essere forte."
Il giaguaro rispose: "Sarai forte come me."
Allora l'Uomo disse: "Vorrei tanto conoscere i segreti della terra".
Rispose il serpente: "Te li mostrerò".
E così fu con tutti gli animali. E quando l'Uomo ebbe tutti i doni che loro potevano dargli, se ne andò.
E il gufo disse agli altri animali: "Ora l'Uomo sa molto ed è capace di fare molte cose. Improvvisamente ho paura."
Il cervo disse: "L'Uomo ha tutto quello di cui ha bisogno. Ora non sarà più triste."
Ma il gufo disse: "No. Ho visto un buco nell'Uomo, profondo come una fame che mai si placherà. Questo lo rende triste e lo spinge a desiderare. Lui continuerà a prendere e a prendere, finchè un giorno il mondo dirà: 'Non esisto più e non ho più nulla da dare'."

Leggenda Maya, da Apocalypto

3 commenti:

Andrea Cristiano ha detto...

Fortuna che noi, io e te, siamo stati bagnati dalla fonte di acqua viva, come la samaritana al pozzo.

"Sicut Cervus desiderat ad fontem, ita desiderat anima mea ad te deum."

Anime affaticate et sitibonde.

Ricordi i canti del triduo, Marta-san?

Anonimo ha detto...

Ho visto diverse volte quel pezzo del film. è troppo bello.

"Ce lo sentiamo come un'angoscia nella gola: il gusto della vita che non si soddisfa mai. La vita, nell'attimo stesso in cui la viviamo è così sempre ingorda di se stessa che non si lascia assaporare", Luigi Pirandello.

Io vivo così. Con una domanda continua. Meno male che i miei Amici non bloccano questa domanda. Grazie cara. Ti abbraccio.

Anonimo ha detto...

P.S.: Sono Paola Mairo! :-)