A due settimane dal mio ritorno (e a quattro giorni dal mio
arrivo per il mio primo mese in Germania!), incrociando un po’ di volti amici
sul mio cammino, mi ritrovo a tirare le fila di questi tre mesi vissuti in
Giappone. Ricco di incontri, questo viaggio mi ha davvero aperta al mondo, alla
realtà tutta – a guardarla con gli occhi spalancati, lasciandomi colpire da
quello che c’è più che fermare dai miei pensieri. Il bene ricevuto da amici
vecchi e nuovi mi ha insegnato ancor più a volermi bene, a perdonare i miei
errori e i miei limiti, considerandoli piuttosto occasione per diventare più
grande. Anche le mie preferenze e le mie capacità sono state esaltate – mi sono
messa a pasticciare in cucina come non mai e per la prima volta, cantando per i
miei amici, ho tirato fuori la voce senza vergogna. Nonostante le difficoltà e
le incomprensioni, le domande su questa terra e sulla sua gente non mi lasciano
tranquilla e mi spingono a continuare la mia ricerca. Quindi, non posso dire
che adesso sia tutto più facile, ma vedo una strada per me. E una certezza più
grande mi appartiene: “so che tutto è dove deve essere e va dove deve andare:
al luogo assegnato da una sapienza che (il Cielo ne sia lodato!) non è la
nostra” (Miguel Mañara, Oscar
Milosz).
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Two weeks after my trip
back to Italy and four days after my arrival to Germany, bumping into some
friends, I’m looking at what the last three months in Japan bore. Full of
encounters, this trip has really opened me up, making me look at reality with
my eyes wide opened – letting myself be struck by things instead of get stuck
in my thoughts. My new and old friends’ love has taught me to love me more, to
forgive my mistakes and limitations – considering these as occasions to grow
up. Also my abilities have been enhanced – I’ve cooked and baked as never
before and, for the first time, sung for my friends without shame. In spite of
difficulties and misunderstandings, my question about this land and its people
don’t lay me off and make me continue my pursuit. So, I can’t say it’s easier
now, but I can see a path for me. And I’m more confident that: “everything is where
it should be and goes where it should go: to the place assigned by a wisdom
that (thank heavens!) is not ours” (Miguel
Mañara, Oscar Milosz).
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二週前帰国して、四日前ドイツへ来たから、友達と話し合いながら、日本で三ヶ月生活したことについてよく考えています。多くの人と知り合いのおかげで、全世界に心を開くようになったと思います。自分の思考の枠を超えて、事実のすばらしさには驚いて、現実がよく見える機会がありました。新しい友達と以前からの友達にもらった愛は自分のことをもっと大切にして、間違いや欠点を許すのを教えてくれました。新しい料理を作ってみたり、恥ずかしくならないで歌ったりして、私の才能も伸ばしてきたと思います。難しくて分かりにくいところがあっても、日本と日本人について問題を解くように探求し続けたいのです。もっと易しくなってきたわけがありませんが、わが道が見えます。また、確信していることが一つあります:『全てはあるべきところにあり、行くべきところへ行くものであるとわかる。そしてその場所は人知のおよばない英知(讃えられんことを!)によって記されている。』(『Miguel Mañara』オスカル・ミロシュ)。
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