mercoledì 30 maggio 2012




Dopo quasi due mesi, posso dire di essermi abituata alla vita di Tokyo – anche se è bella impegnativa! Sono davvero contenta della possibilità quotidiana di scoprire qualcosa di nuovo; in particolare, sto conoscendo sempre più i giapponesi, anche se non potrò mai dire di capirli del tutto. Però, come dice il mio amico don Ambrogio, anche la persona amata rimarrà sempre un mistero; non per questo si smette di volerla conoscere e di preoccuparsene – anzi, lo si fa ancora di più! Forse che questo Giappone finirà per piacermi davvero?
Ad ogni modo, la cosa più difficile per me da capire è il concetto di “armonia”. Mi stupisce come i giapponesi cerchino di mantenerla in ogni situazione, ma per cosa? Mi capita spesso di notare come la perfezione della superficie nasconda un disordine profondo, e forse una vera e propria fobia per l’imprevisto. Se poi il ripristino dell’ordine può portare al suicidio (come testimoniato da secoli di storia e letteratura), c’è ancora tanto da scoprire, ancor più perché l’ideogramma di “armonia” (, wa) significa anche “Giappone”.
Due settimane fa mi è capitata una cosa bella – anche se può sembrare banale o stupida. Per la prima volta, nell’incontro con la mia nuova amica Yuko, ho visto la possibilità reale di condivisione con questa gente; non è più una cosa bella, “già saputa” e letta da qualche parte, ma una promessa che è già stata mantenuta.

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After almost two months, I can say I got used to Tokyo’s life – even if it’s pretty demanding! I’m really glad to have the chance to discover something new every day. In particular, I’m slowly getting to know Japanese people, even if I’ll never understand them at all. As my friend Father Ambrogio says, though, also the beloved will always be a mystery to you. You will nevertheless keep on asking or worrying about him – quite the opposite, isn’t it? Maybe I’ll really end up liking Japan!
Anyway, the most difficult thing to me to understand is their idea of “harmony”. The effort the Japanese do in order to keep it amazes me. But I often notice that outward perfection hides untidiness, and maybe an actual fear of  unexpected. Furthermore, if restoring order can lead to suicide, I really want to find out more – also because the ideogram of “harmony” (, wa) means also “Japan”.
Two weeks ago, for the first time, thanks to the encounter with my new friend Yuko, I’ve seen the possibility of actually sharing my life with these people. It may sound trivial or even stupid, but to me it’s not something I heard or read about anymore: it’s a promise that has already been kept.

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私は日本に着いたから、もうすぐ二ヶ月になります。東京の生活にもう大体慣れたと思いますが、本当にいい意味で疲れさせる日常です!毎日何か面白い物事を発見できるし、何か習えて大変嬉しいのです。特別に日本人の人をますます知れるようになることは重要です。実は、全部理解できるはずがありません。しかし、ある友達によると、恋人のことも決して理解できなくても、聞きたくなったり、気にかけたりする気持ちは止められないそうです。たぶん、あまり日本が好きではなかった私は日本が気に入ってしまったのでしょうか。
とにかく、一番分かりにくいことは『和』という歓念です。日本人の人は全ての状況に秩序を保つようにしていることは感心します。それでも、外観上は物事は完璧そうですが、現実は片付いていません。それに、そのようにして、人々は思いがけないことが怖いだろうと思います。最後に、秩序を回復したら、誰か自殺することになるのは私に不可解です。もっとも『和』という言葉は『日本』という意味もありますので、ぜひ理解できるように求め続けたいのです。
ところで、二週前にすてきなことがありました。新しい友達の裕子さんとの出会いのおかげで、初めて日本人の人と自分の生活を分かち合える体験をしたことです。前は、考え方は全然違いますから、あまり信じていませんでした。今は、日本人の人と友達になりながら、その可能性が見えるようになってきました。

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