Cari amici,
Finalmente vi
scrivo!
Sto bene; l’altro ieri sono arrivata sana e salva nel dormitorio della zona di Tokyo chiamata Suginami dove alloggio con le mie due compagne di viaggio Terezia e Marta, altre mie compagne di corso e vari stranieri (sudamericani, europei dell’est, cinesi, coreani e indonesiani). Il posto non è proprio quello che ci aspettavamo, ma stiamo “prendendo le misure” – sia con l’alloggio che con la città e i suoi abitanti (esageratamente gentili anche se non del tutto comprensibili oppure terribilmente spaventati dal nostro essere stranieri). Anche lo stomaco si abituerà man mano e la lingua si scioglierà.
Cominceremo ad andare a scuola martedì per sostenere alcuni test e quindi venire inseriti nelle classi col giusto livello di lingua.
Sto bene; l’altro ieri sono arrivata sana e salva nel dormitorio della zona di Tokyo chiamata Suginami dove alloggio con le mie due compagne di viaggio Terezia e Marta, altre mie compagne di corso e vari stranieri (sudamericani, europei dell’est, cinesi, coreani e indonesiani). Il posto non è proprio quello che ci aspettavamo, ma stiamo “prendendo le misure” – sia con l’alloggio che con la città e i suoi abitanti (esageratamente gentili anche se non del tutto comprensibili oppure terribilmente spaventati dal nostro essere stranieri). Anche lo stomaco si abituerà man mano e la lingua si scioglierà.
Cominceremo ad andare a scuola martedì per sostenere alcuni test e quindi venire inseriti nelle classi col giusto livello di lingua.
Anche se è la mia terza volta in Giappone, diciamo che è la
prima in cui ho ben chiara una domanda e il primo impatto, un po’ brusco, non
fa che ampliare questa domanda. Lo raccontavo ancora a amici vecchi e nuovi
durante queste ultime pienissime settimane: a me il Giappone in sé non piace,
ma sono venuta a scoprire perché, in qualche modo, sono stata chiamata qui.
Penso vi terrò più o meno aggiornati attraverso questo mio
blog, ma ricordatevi che ho bisogno di voi perché tutto quello incontrerò non
passi senza toccarmi! Quindi scrivetemi anche voi (al mio indirizzo di gmail).
Nel frattempo, buona Pasqua a voi e a tutti i vostri cari!
Nel frattempo, buona Pasqua a voi e a tutti i vostri cari!
Un abbraccio dal Giappone,
Marta
Marta
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Dear
friends,
here I am!
I decided I’ll try to write something in English too – but I won’t always
translate Italian! I’ll ask you in advance to forgive my pooooor english… :(
I’m fine; I arrived to Tokyo two days ago and I’m staying in a dorm with some
of my mates from Venice and other foreign students from South America, Eastern
Europe, China, Korea, Indonesia, etc. The dorm is not what my friends and I
expected, but we’ll manage to make this place familiar. I hope to get soon
familiar also with this metropolis and his inhabitants, with food and language.
Next Tuesday we’re having some language tests, then we’ll start our course.
Next Tuesday we’re having some language tests, then we’ll start our course.
This is my
third time in Japan, but this is the first one I have a clear question and this
first rude impact has widened this question: I don’t really like Japan, so I’ve
come to understand why I’ve been called here.
I think I’ll
post every week on this blog, but remember I need your help to stay awake! So,
I’ll wait for your news – write me on my gmail address.
In the meanwhile, happy Easter to you and to your families!
In the meanwhile, happy Easter to you and to your families!
Hugs from
Japan!
Marta
Marta
1 commento:
Coincidenza che proprio oggi io abbia aperto il tuo blog, dopo mesi che non lo facevo?
Buona Pasqua, Marta.
Sono lieto di saperti lì con quella coscienza e con quella domanda.
Andrea
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